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Giorgio Villa

"Gioire il giorno"

Raku in giapponese significa “gioire il giorno” e si richiama alla filosofia ZEN. L’intento, come per l’ikebana, è quello di conquistare gioia di vivere a contatto con le cose belle e preziose. Per il suo fascino, l’antica tecnica giapponese della ceramica Raku, rinnovata e reinventata in occidente, ha conquistato artisti ed estimatori, in virtù della sua “infinita disponibilità mimetica, espressa da preziosi inserimenti di segni, tessuti nei riflessi e nei miraggi delle sue caratteristiche superfici”. 
L’atto creativo del Raku è rapido e semplice, complice il caso, protagonista nella sua seconda fase di cottura. Gli elementi sono la semplicità e la casualità ed i risultati sono meravigliosi per i caratteristici effetti di colore dalle insolite vibrazioni caratterizzanti ed estremamente variati. 
Ma, la condizione prima è la sensibilità colta dell’artista che opera, che sa usare sapientemente gli smalti in funzione della forma dell’oggetto e della intuizione di ciò che avverrà nel forno, di ciò che la combustione produce nella azione di riduzione. L’esperienza è maestra e non è possibile improvvisarla. E’ questo il fascino del Raku, un meraviglioso connubio di forma e colore, perfetta disciplina informale e materica. 
MariaCristina Navacchia in possesso di un ricco bagaglio di esperienze estetiche ed espressive, per naturale sensibilità materica ed artistica, connaturata alla sua natura femminile, è approdata alla ceramica RAKU con indubbi risultati di alta qualità e sensibilità. Le sue opere ci propongono originali interpretazioni della tecnica ed aperture sperimentali ed innovative. 

Operare con la ceramica è vocazione, nulla si improvvisa, ma tutto nasce dall’amore e dalla profonda conoscenza della materia; l’artista plasma le terre ed il fuoco le fa eterne, compiendo il miracolo. Vocazione, amore, sapienza ceramica, inventiva, questi gli elementi in sintesi, con i quali MariaCristina Navacchia crea con grande emotività e poesia. In divenire, ha liberato il suo lavoro da ogni sorta di superfluo, ed è arrivata ad una essenzialità. 


Per noi un annuncio di future nuove bellezze. 

Giorgio Villa  (1933-2011) Anconetano di nascita , fin dall’infanzia ha vissuto a Cesena. Artista ed insegnante, con Bruno Munari  ha condiviso aspirazioni e finalità,  e ha curato progetti di design e architettura.

Ha fatto parte sia dell’Associazione per il Disegno Industriale di Milano, sia della presidenza del Centro Design di Ancona.



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